Ciclista italiano. Dopo aver mosso i primi passi nell'ambito ciclistico all'età
di 12 anni, nelle file della Fausto Coppi di Cesenatico, da dilettante conquistò
il Giro Baby nel 1992, dopo averlo sfiorato nei due anni precedenti, distinguendosi
in particolare per le sue ottime qualità di scalatore. Il debutto tra
i professionisti avvenne nell'agosto 1992, al GP di Camaiore, con la maglia della
Carrera, con cui rimase fino al 1996. Dopo un 1993 tribolato,
P. esplose nel
Giro d'Italia 1994, in cui colse due successi in tappe dolomitiche.
Ottenuto il secondo posto finale nella corsa rosa, al Tour si piazzò
sul terzo gradino del podio. Costretto a rinunciare al Giro del 1995 a causa dei
postumi di un incidente (fu investito da un automobilista mentre si stava allenando in bici),
nella Grande Boucle diede spettacolo in montagna, vincendo le tappe dell'Alpe d'Huez e del
Guzet Neige. Medaglia di bronzo ai Mondiali di Duitama, in Colombia, dietro a Indurain e Olano,
in ottobre subì un grave incidente durante la Milano-Torino, procurandosi la frattura scomposta
di tibia e perone. Tornato in sella cinque mesi più tardi, visse un 1996 difficile a causa dei
postumi dell'infortunio. Passato alla Mercatone Uno, fu costretto al ritiro nel Giro d'Italia
1997 a seguito di una caduta, mentre al Tour de France fu grande protagonista: vinte le frazioni
dell'Alpe d'Huez e di Morzine, terminò la corsa al terzo posto. Il 1998 fu l'anno dell'apoteosi: il "Pirata", così come era soprannominato dai suoi tifosi,
divenne infatti il primo ciclista italiano, dopo Fausto Coppi, a riuscire nella
doppietta Giro-Tour. Nel 1999, mentre era avviato a conquistare il suo secondo Giro d'Italia,
nella penultima frazione fu fermato per ematocrito alto ed espulso dalla corsa.
Dopo 11 mesi difficili, tornò in sella per la corsa rosa del 2000, risultando fondamentale
per il successo finale del compagno di squadra Stefano Garzelli. Al Tour de France diede
battaglia a Lance Armstrong in montagna, firmando le tappe del Mont Ventoux e di Courchevel,
l'ultimo dei suoi 36 successi da protagonista. Nello stesso anno prese parte all'Olimpiade di
Sydney, dove deluse classificandosi nelle retrovie. Nel Giro d'Italia 2001 sconvolto
dall'irruzione dei NAS, il ciclista romagnolo si ritirò, così come nell'edizione successiva.
Non invitato ai Tour de France 2001 e 2002, nel 2003 si ripresentò alla partenza del
Giro d'Italia, dove, pur non lottando per il successo finale, si distinse in salita.
Tuttavia neanche per quell'anno fu invitato dagli organizzatori del Tour. Parallelamente
alle corse,
P. dovette affrontare diversi processi, trovandosi spesso
al centro di polemiche relative al doping: assolto dall'accusa di frode sportiva (perché i
fatti non erano all'epoca previsti come reati) sia nel 2001,
in merito ai valori anormali del sangue rilevati dopo la Milano-Torino del 1995,
sia nel 2003, in merito all'ematocrito fuori norma al Giro del 1999,
P. era in attesa
della definizione dell'inchiesta sui fatti del Giro 2001, relativa a una siringa di insulina
trovata nella sua camera d'albergo, quando, il 14 febbraio 2004,
fu trovato morto in un residence di Rimini (Cesena 1970 - Rimini 2004).
Marco Pantani al Giro d'Italia 2003
Marco Pantani